Scrittore eclettico, curatore di rubriche e iniziative letterarie, promotore di gruppi musicali indie italiani.
@erofaalbivio è un autore che si è fatto strada in vari canali social, attraverso la creazione di format su argomenti che catturano la sua curiosità: scrittura, poesia, musica, ma anche filosofia, autopubblicazione e sociologia.
Insieme a @briciolacreation abbiamo creato un’intervista per conscerlo meglio!
- Ciao Fabio! Come va?
Va benissimo! Soprattutto vista la sorpresa che mi avete fatto 🙂
- Pronto per questa intervista? Soprattutto te l’aspettavi?
Pronto anche se non me l’aspettavo assolutamente!
- Curiosità su di te. Chi sei e cosa ti piace fare?
Sono Fabio, c’ho una certa (40) e sono di Roma. Descrizione standard che utilizzo sempre come presentazione. Poi posso dire che sono un padre di famiglia, faccio mille cose, ho tanti interessi e mi impegno sempre in quasi tutto quello che faccio. Mi piace mangiare bene (e purtroppo si vede), ascoltare musica sempre e scrivere. Ma più di tutto mi piace il concetto di vivere non lavorando o lavorando molto poco; infatti è per costruire questa condizione che forse lavoro sempre tanto: un circolo vizioso.
- So che hai aperto un profilo dedicati a Dena, perché questa decisione?
In realtà l’idea è stata di briciola, facendo un post con un finto profilo di uno dei personaggi del mio racconto. Guarda caso era proprio Dena e la cosa mi è piaciuta molto, così le ho aperto un profilo. Devo ammettere che mi ha divertito e mi ha fatto venire qualche idea anche per un eventuale racconto alternativo a quanto descritto in “Un giorno lento”. Vediamo…
- Collabori con qualcuno? Blogger, graphic ecc? Se sì elencali e dici perché secondo te gli altri dovrebbero scegliere loro?
Allora, collaboro con briciolacreation per “Fautore d’Autore”, che poi sarebbe la rubrica dedicata alle interviste degli autori emergenti. Mi aiuta a fare le domande più attinenti alla grafica o al profilo social dell’intervistato e si occupa di fare la card del post. La consiglio sicuramente perché è sempre disponibile e prontissima e ha anche tante idee.
Collaboro con il gruppo SIMPOSIO2021, un gruppo di condivisione cultura, poesia e arte in generale. Ci occupiamo di fare dirette con autori emergenti, scriviamo insieme poesie o articoli, facciamo dei contest dedicati alla scrittura, ci occupiamo di rubriche attinenti alla scrittura, alla filosofia, alla pedagogia. Vi invito a seguire il sito http://la-filosofia.it/ e le due boss @l.a.filosofia e @educazioneinrete
Poi ho fatto tante altre collaborazioni non continuative (per ora). Tra queste c’è la persona che ha fatto la copertina di Un giorno lento ma che non vuole palesarsi per paura di aver fatto un lavoro trooooppo bello e quindi essere tempestata di richieste. Ovviamente, se dovesse leggere quest’intervista e volesse essere menzionata, sarei ben propenso a farne il nome 🙂
- Ti piacerebbe un giorno vedere una tua storia prendere vita? Film/cartoon?
Oh sì, è il mio sogno più grande. Una serie Netflix su Un giorno lento e penso che potrei schiattare felice. Sul cartoon avevo un’idea poi rimasta accantonata…
- Perché hai scelto wattpad come piattaforma di scrittura?
Non ho scelto Wattpad, ho copiato janefademerrick 🙂 Io copio da chi apprezzo. Così come ho copiato briciola e sto pubblicando anche su EFP
- I tuoi figli cosa dicono delle tue opere?
L’unico che si è espresso è il grande (12 anni) ma lo usa come arma a suo favore. Si vanta che scrivo e a sua volta gli piace scrivere, ma se vuole ricevere attenzioni sminuisce il mio impegno dedicato alla scrittura, dicendo che è tempo sprecato e che sarebbe preferibile utilizzarlo per cose che lo riguardano.
- Una parola che accomuna tutti i tuoi scritti e perché.
Speranza. Tutti e tre i libri parlano di speranza. Non si muore mai del tutto. Non si scompare mai. Non è mai tutto brutto o tutto negativo. Non finisce anche se c’è scritto fine. Anche quando non troviamo soluzioni o uscite. Non è mai tutto NO.
- La musica è una parte fondamentale nella tua vita. Ascolti musica mentre scrivi? Cambi tipologia di canzone a secondo del testo, oppure hai un gruppo che ti fa da musa in tutte le occasioni?
Trovo difficoltà ad ascoltare la musica solo mentre scrivo, ma anche qui dipende da cosa scrivo. Doltish dirt cheap, il racconto che sto pubblicando su Wattpad, l’ho scritto ascoltando continuamente i Daft Punk, perché ogni loro canzone spiega un po’ l’andamento dei capitoli.
In tutti gli altri momenti ascolto musica sempre, mentre guido, in doccia, al pc, mentre lavoro. Sempre, tutti i giorni. E vado a periodi. Ho avuto un lunghissimo periodo Vasco, poi De Gregori e Venditti, Caparezza, Vecchioni, Baustelle, i Daft Punk, the Cure, Elvis, i Beatles, Battisti, Battiato, Micheal Jackson, Jovanotti, Ruggeri, 883, Rancore… Ho iniziato a 7/8 anni e non ho mai smesso. Oltre ai Daft Punk credo che Vasco, Battiato, Caparezza, Rancore e Baustelle siano quelli che parlino più di me, di quello che sento e che mi è a cuore.
- Quando finisci un testo chi è la prima persona a cui lo fai leggere?
Ho un piccolo gruppetto di lettrici amiche/parenti alle quali giro quello che scrivo. Poi pubblico su instagram e su wattpad in cerca di commenti e critiche o anche solo per cercare di capire che riscontro può avere quello che ho scritto.
- Cosa pensi dell’autopubblicazione e cosa consigli a chi vuole approcciarla?
L’autopubblicazione è un’arma a doppio taglio. Un pò perché non tutto quello che viene pubblicato in self è di qualità, e questo inevitabilmente fa cadere un po’ la credibilità e un pò perché non è facile emergere dall’oceano di autori, senza competenze di keyword, indicizzazione, ads ecc. D’altro canto pubblicare in self spesso equivale a non spendere un euro e soprattutto farlo in poco tempo, evitando le lunghe attese delle CE. A chi vuole approcciare l’autopubblicazione consiglio di leggere la guida di janefademerrick ( 😀 ) , di seguire i webinar online che amazon mette a disposizione (utili anche se non si pubblica tramite kdp di amazon), di studiare un pochino le generiche sull’utilizzo e la ricerca di keyword valide e di indicizzazione e soprattutto di crearsi una mini cerchia di persone che potrebbero essere interessate allo scritto, tramite reti social, amici e parenti.
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